Ettore Terzoni

ettore-terzoniNato a San Felice il 22/4/1915
Morto a Roma (Osp. S. Camillo) il 12/10/1956

Figlio di Pietro Terzoni e Gentile Terzoni (capitava spesso di sposare persone dello stesso cognome vista la ridotta varietà degli stessi in tutta l’area geografica).

Ettore fu ultimo di 5 figli: Luigi (morto a 20 anni), Tito, Ugo, Giovanni ed Egli.

Sposato con Francesca Brunamonti

Affrontò la scolarizzazione in una fase successiva della sua vita. Importanti testimonianze della sua volontà di istruirsi, così come delle attività lavorative dell’epoca e dei valori della vita agreste, sono i temi scolastici che Ettore Terzoni scriveva nel 1949 (all’età di 34 anni).

Questa sua passione per le lettere e la sua sete di sapere e di porsi correttamente nel mondo civilizzato lo portò a diventare portavoce della congregazione agraria e a gestire le comunicazioni con le istituzioni, come nella lettera al comune di Sassoferrato per la richiesta di intervento risolutivo dello stato delle strade di San Felice, da lui scritta e da altri nomi del paese firmata per approvazione.

Ettore Terzoni prese parte alla seconda guerra mondiale combattendo in Albania.

Ammalatosi di leucemia fu ricoverato all’ospedale S. Camillo di Roma, dove intraprese una corrispondenza con la moglie, rimasta a San Felice a badare ai campi, alle due figlie e al bestiame. La corrispondenza tra marito e moglie rappresenta un’importante testimonianza della cultura contadina dell’epoca, in cui le preoccupazioni per il raccolto, per la legna da tagliare nei boschi occupava il 95% dello spazio delle missive, lasciando solo poche righe per le considerazioni personali sulla famiglia, i figli, o per le dichiarazioni di affetto, spesso costrette in piccole frasi di appendice come “Ti saluta tanto Gentiletta (una delle due figlie NDR)”.

  







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