Grotta Bianca

Grotta bianca è situata nei pressi della valle del Rio Freddo, tra Monte La Croce (990 mt) e Monte Cucco (1555 mt), luogo dove i vecchi di San Felice trovavano rifugio durante la guerra.

 

Aneddoto “La storia, vera, ma tristissima, d’una povera donna di San Felice di Sassoferrato, Morta precipitando nel Rio Freddo dal Passo De Grotta Bianca.

’Na donna, ’n giorno, fii, de San Felice,
passata, del monte, la grande cicatrice,
saliva lenta lenta, stanca stanca,
verso ’l Passo, còcchi, de Grotta Bianca.

E già ’mboccato t’éva lo stradello,
che su ’n pratello fenisce, bello bello,
che del Papa vène nominato,
perch’è fresco, vèrde e ben curato.

Però, per gi’ ’nte ’sto loco prodigioso,
tòcca varca’ ’n passo scapicollóso,
de Grotta Bianca, chiamato da la gente,
che de passàcce ’n vòle sappénne gnènte,
ch’al posto de passàcce se cavarebbe ’n dente.

La donna varca, ma jje gira la testa,
e cade anciampicando su la vesta.
Comme che sbatte sul fiore de lo scòjjo,
essa sparisce sopre l’acqua comme l’òjjo,

comme l’òjjo sofiato via da l’acqua:
non ce n’armàne, qua e là, che qualche macchia.

De San Felice, ’na sguadra è già discesa,
lungo ’na fune a ’n grande ciocco appesa,
lungo ’na corda ’nte ’l gran sprefóndo tesa.

’Mucchiata te l’altrova, ch’è ’n canestro,
’n giovinotto de nome Silvestro.

’L corpo suo, lia vede in Bocca Nera,
l’anima sente, Raggiante, in una Sfera.

donna precipitata in forra rio freddo per andare grotta bianca

 

‘Un giorno, figli miei, una donna di San Felice, attraversata la Forra di Rio Freddo, che rappresenta una sorta di grande cicatrice del Monte Cucco, saliva lenta lenta e stanca stanca, verso il Passo de Grotta Bianca. E aveva già imboccato il sentiero, che finisce su un pratello assai bello, chiamato La Pianella del Papa, a causa del suo essere sempre fresco, verde e ben curato. Però, per raggiungere questo luogo ameno, occorre valicare un passo assai scosceso, conosciuto col nome di Passo de Grotta Bianca, da tutti coloro che, di passarci, non ne vogliono affatto sapere e che, al posto di transitarlo, preferirebbero farsi togliere un dente sano. La donna lo attraversa, ma presole un giramento di testa, cade inciampando nella sottoveste. Non appena urta sulla superficie della roccia, lei scompare come farebbe dell’olio sopra l’acqua quando questo venisse soffiato dalla superficie del liquido sul quale galleggia: non ne rimarrebbe, qua e là, che qualche sparuta macchia. Una squadra di uomini di San Felice è già discesa lungo una fune legata al tronco di un albero, lungo una corda tesa nel grande vuoto. Una massa informe, ridotta alla grandezza di un canestro, è ciò che ritrova un giovanotto di nome Silvestro. Lei vede quanto rimane del suo corpo giacere nella Forra di Rio Freddo, tradizionalmente conosciuta con il nome di Bocca Nera, ella sente, invece, che la sua anima sta entrando in una Sfera di Luce.